| Pokemon:  Lv. 8 Pv. 100 Dif. 27 Vel. 11 Exp. 0/16Codice di identitŕ: 43umiq07_s54n1xa0dwn0ofr Beccata ( -57 )
“L'allenamento rende perfetti”
Quelle poche parole avevano convinto Alessandro a recarsi in palestra. Non ricordava dove le avesse sentite, ma queste, come un sonaglino per un neonato, l’avevano ammaliato con i superbi toni della grandezza e dell’orgoglio. In quel luogo non vedeva solo il sudore e la forza vibrante dei muscoli che si agitavano e dibattevano in cerca di forza, vedeva speranze, sogni, illusioni. Tutte cose ancora cosě inconsistenti e vaghe che non attendevano altro che la concretizzazione.
Liberň i suoi tre pokémon nella sala d’attesa e li fece esaminare, cosě da ottenere per ognuno una scheda di allenamenti mirati al potenziamento dei punti di forza e allo smussamento delle debolezze.
Togepi, Ferroseed e Lotad non si conoscevano per niente, per cui gli sembrň saggio partire con allenamenti di squadra, per creare un legame che li unisse.
-Primo passo: migliorare i riflessi. Stiamo per entrare in una stanza completamente vuota, in cui il vostro scopo sarŕ proteggere voi stessi ed i vostri compagni dalle palle da tennis che ci verranno lanciate contro da tutte le direzioni.
I tre sembrarono entusiasti, cosě il quartetto, formato da allenatore e pokémon, entrň nella saletta di cui aveva parlato Alessandro. La stanza era un cubo di cinque metri per cinque, muri e pareti erano dipinti di un blu cielo rilassante, ma questo non rasserenava granché se si considerava la ventina di fori per ciascuna parete da cui sarebbero sbucate le palle da tennis. Erano tanti, troppi forse. L’allenatore perse un po’ della sua sicurezza, ma non lo fece a vedere, anzi, strinse con piů forza la racchetta che aveva preso poco prima di entrare in quell’inferno.
Pochi secondi e l’entrata scomparve dietro una porta del medesimo colore delle pareti.
-Sembra che sia giunto il momento di cominciare. Pronti?
I tre si disposero ai vertici di un triangolo equilatero, con l’allenatore nel suo centro esatto. Sembravano tutti consci del fatto che era lui il piů vulnerabile fra di loro, racchetta a parte.
Il rumore di un nastro trasportatore risuonň in quelle quattro mura e quattro palle da tennis sfrecciarono verso il gruppetto. Lotad fu il primo a reagire, con destrezza ne respinse una con una testata da manuale; Togepi agě per secondo, non soltanto intercettň ma bloccň fra le piccole zampe una pallina; infine Ferroseed, che non voleva essere da meno, iniziň a ruotare su se stesso e come una trottola impazzita si fece investire dalle ultime due e le deviň con estrema facilitŕ.
-Ottimo lavoro ragazzi!
Ma non era certo finita lě: da quattro divennero otto, poi sedici, trentadue, sessantaquattro…
Nonostante anche Alessandro facesse del suo meglio con la racchetta, erano diventate troppe. Le palle piovevano da tutte le parti, colpendo a destra e a manca i punti ciechi. Ferroseed che all’iniziň aveva dato prova di sé, non riuscě a stare al ritmo degli altri due e ben presto si ritrovň ad essere piů un bersaglio inerme che un pokémon. Su cinque palle, Togepi riusciva a deviarne una e a schivarne altre due, incassando almeno due colpi alla volta. Lotad invece, sfruttň la velocitŕ, evitandone il piů possibile, ma anche lui dopo venti minuti di schiva questa, respingi quella, diede i primi segni di cedimento. Dopo neanche mezz’ora dall’inizio, dovettero fermarsi.
Lotad era a pancia a terra, non aveva piů forza nelle zampe, Togepi vedeva piů stelle che di notte, mentre Ferroseed era andato al tappeto un quarto d’ora prima. Alessandro era tutto dolorante, pieno di segni rossi su viso, braccia e gambe.
Stremati i quattro si trascinarono a stento fuori dalla stanza, neanche fossero zombie!
Altri allenatori coi loro pokémon che sembravano aver avuto la loro stessa “brillante” idea, vedendoli, si spaventarono, ma decisero comunque di entrare…poveri stolti.
Non si sa come Alessandro ebbe le forze di entrare nelle docce, ricomporsi e di tornare a casa, ma il suo pensiero non era lě. Lui pensava ancora all’allenamento, troppo duro per loro che erano alle prime armi.
-Possibile che non ci sia una via piů semplice per diventare forti?
Se lo chiese, mentre ripensava all’inutilitŕ della sua giornata. Mezz’ora in cui non aveva fatto altro che prenderle, in cui i suoi pokémon non avevano comunicato per niente ed in cui aveva visto i suoi sogni sfumare.
-Non sarň mai bravo abbastanza. Io voglio…no, devo diventare piů forte.
Rimuginň per qualche secondo su come fare e poi, come se fosse la cosa piů naturale del mondo, ripeté quelle stesse parole che l’avevano convinto ad andare in palestra:-L'allenamento rende perfetti. |
|
lv.15.
Shiny Togepi 
Sgomento ( -63 )
Azione ( -47 )
