Posts written by Grande Nero

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    Recensione Hyperion. Rating... rosso, ci sono scene di sesso nel libro non descritte nel dettaglio, ma le scene splatter sono molteplici e molto descritte...
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    Hyperion






    Titolo originale - Hyperion
    Autore - Dan Simmons
    1ª ed. originale - 1989
    Genere - Romanzo
    Sottogenere - Fantascienza
    Lingua originale - Inglese
    Serie - I canti di Hyperion
    Seguito da - La caduta di Hyperion





    Trama:



    La storia è ambientata più di 700 anni dopo il XXI secolo. Sette pellegrini - padre Lenar Hoyt, il colonnello Fedmahn Kassad, il poeta Martin Sileno, lo studioso Sol Weintraub, l'investigatrice Brawne Lamia, il Console dell'Egemonia e il templare Het Masteen - vengono selezionati dalla chiesa Shrike e dall'Egemonia per potersi recare all'ultimo pellegrinaggio alle tombe del tempo prima che queste si aprano e mentre sta per avvenire un'invasione Ouster.
    Ad attenderli alle Tombe c'è lo Shrike, il semidio metallico assetato di sangue, colui che domina il pianeta Hyperion. Nella valle delle Tombe del Tempo, di fronte allo Shrike, il destino dei pellegrini sarà compiuto. Per uno soltanto, la realizzazione del più grande dei desideri. Per gli altri, la morte.






    Opinioni personali:


    Questo è stato il primo libro di genere fantascientifico che io abbia mai letto. E l'ho trovato magnifico. Strutturato come l'Hyperion di Keats, il punto di forza dell'opera sono le storie raccontate dai pellegrini in viaggio verso le Tombe del Tempo. Ogni storia è affascinante. Pura poesia. Il finale è brusco, ma non fa altro che invogliarci a leggere ancora. Lo stile è moderno, facile da leggere e da comprendere. Davvero un ottimo punto di partenza per tutti coloro che vogliono cambiare genere e leggere qualcosa di nuovo.



    Edited by •Alice Liddell ~ - 2/11/2013, 14:47
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    Ancora un capitolo di realitivtà tranquillità prima della precipitazione degli eventi. I capitoi dal 32 in poi saranno più ricchi di azione.

    Capitolo 31
    Accadde all’improvviso. Un esercito di animali irruppe nella città dalla foresta, iniziando ad attaccare ogni pg che incontrava. I primi non sopravvissero, perché deboli o colti di sorpresa. Dopo un primo momento di stordimento la notizia si diffuse attraverso mail di giocatori a conoscenti e così via. La prima cosa che fu notata era che gli animali erano di svariati colori. Si andava dal bianco latte al nero pece. Alcuni erano addirittura color verde acido. Ogni animale aveva una parte del corpo non di carne. Poteva essere una zampa, la mandibola inferiore, un occhio o un solo dente, ma si notava sempre: una parte del corpo era di colore completamente diverso rispetto a tutto il resto del corpo e sembrava di metallo. Lupi, orsi, tigri, persino dei semplici topi: ogni animale che riusciva a ferire più o meno gravemente il corpo spuntava dalla foresta e attaccava. Sembrava che la città fosse stata sommersa da una marea multicolore che non accennava a fermarsi. La prima soluzione fu rifugiarsi sui tetti più bassi: gli animali si lanciavano ininterrottamente contro le pareti, ma non sembravano avere effetto. Poi dalla foresta uscì uno stormo di uccelli. Corvi, aquile e falchi si lanciavano sui pg accecandoli o spingendoli verso terra, dove venivano sbranati senza pietà dai compagni terrestri. La seconda soluzione fu rifugiarsi dentro ai palazzi. Dopo qualche ora di trambusto, calò il silenzio. Gli animali fiutavano l’aria in cerca di qualche preda. ma ormai quasi tutti erano morti o nascosti. Gli uccelli si posarono sui tetti, in attesa.
    Ti ringrazio dell’ospitalità, Sam. - disse Nero, stringendo la mano al tizio che aveva conosciuto qualche giorno prima.
    Nessun problema, figurati. Il cibo di certo non manca. Nè per te, nè per i tuoi amici. -
    Una decina di pg sedeva per terra, tutti esausti, alcuni feriti.
    Tra loro c’erano Ryu, Rory, Devack, Chim e Dexxa. Li aveva incrociati mentre scappava e aveva offerto loro un riparo. Gli altri cinque non li conosceva: si erano uniti al gruppo sperando di trovare riparo. In una situazione del genere nessuno se la sentiva di restare ostile.
    Qualche idea di dove siano finiti gli altri? - chiese Chim.
    Si saranno nascosti in altri palazzi. Dovrebbero apparire nella lista dei pg incontrati. Prova a contattarli. - suggerì Nero.
    Mentre Chim iniziava a contattare tutte le persone che conosceva, Nero si guardò attorno: Ryu era calmo come al solito, mentre Devack e Dexxa conversavano. Rory restava in silenzio abbracciandosi le ginocchia a guardando con sospetto chiunque gli si avvicinasse. Gli altri pg non sembravano conoscersi e se ne restavano in silenzio. Tentavano timidamente di parlare, ogni tanto, ma sembravano troppo abituati a ritenere nemici tutti gli altri giocatori per parlare in amicizia.
    Beh, che si fa? - chiese alla fine Dexxa, interrompendo il discorso con Devack. - Dobbiamo uccidere quei mostri multicolore, immagino. -
    Lo credo anch’io. - disse Nero. - Però sono preoccupato. Hai visto come hanno facilmente ucciso tutti quei pg. -
    Hanno sfruttato l’elemento sorpresa e ci hanno colti impreparati. - fu Ryu a intervenire.
    Nemmeno io avrei potuto immaginare che quella specie di marea di mostri sarebbe uscita così all’improvviso dalla foresta. Sono abbastanza sicuro che se uscissimo adesso potremmo ucciderli tutti senza difficoltà. L’unico problema è che sono tanti. Una volta finiti in mezzi a quel caos sarà difficile uscirne per riposarsi. -
    Ci fu qualche minuti di silenzio, interrotto da Chim.
    Ho contattato varie persone. Quasi tutte hanno risposto. Sono dislocate in vari punti della città. Noi dove ci troviamo? -
    Lato est della città. - disse Samuel.
    Ok... Ora mando la nostra posizione, così magari possono raggiungerci. -
    No, aspetta. - lo bloccò Nero. - Sarebbe un suicidio. Piuttosto prova a chiedergli se sono in grado di combattere. Dieci pg contro diecimila bestie è una pazzia, ma se se fossimo di più, da varie zone diverse... Potremmo riuscire a sgominarli! -
    Chim riportò il piano ai pg con cui era in contatto.
    C’è un modo per comunicare più velocemente? - chiese un pg che non conoscevano.
    Non ho notato chat in tempo reale, e non ci sarebbe tempo di scrivere mentre si combatte. - rispose Nero. - E non penso che il gioco supporti Skype. -
    Dovremo accontentarci. Cosa hanno risposto? - chiese Ryu.
    Sono tutti d’accordo. C’è qualche ferito lieve, ma possono combattere. Cosa gli dico? -
    Attacchiamo subito. Non vorrei che altri animali si unissero alla festa. Grazie dell’ospitalità Samuel. Se non morirò sbranato, spero ci rivedremo presto. - Nero lo salutò con un’altra stretta di mano e scese in strada, seguito dai compagni.
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    Click!
    Team Fire.
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    ~Dati PG



    Nome: Grande Nero
    Età: 17
    Ruolo: Team Fire
    Grado: Generale
    Negozio: -
    Casa: -
    Uovo: Gale of Darkness



    Missioni compiute (Recluta ---> Sotto Tenente): 0/15


    Missioni compiute (Sotto tenente ---> Tenente): 0/8


    Missioni compiute (Tenente ---> Generale): 0/15



    ~ Links :shiny:
     


    png


    Nome: Treecko
    Sesso: :m:
    Tipo: :erba:
    Livello: 5
    Punti Vita: 105
    Difesa: 19
    Velocità: 9
    Esperienza: [0/10]
    Strumento tenuto: -


    :normale: Attacco Rapido -48








    ~ Zaino :shiny:


    Money!: 5.000$



    Strumenti
    Icona_tasca_Strumenti_zaino
    Ball
    Icona_tasca_Pok%C3%A9_Ball_zaino

    -

    Pokeball x5

    Rimedi
    Icona_tasca_Rimedi_zaino
    MT/MN
    Icona_tasca_MT_e_MN_zaino


    Pozione x3

    -

     




    Edited by Grande Nero - 4/11/2013, 14:43
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    Rientrai in casa con Treecko su una spalla. La mamma si congratulò con me per il mio primo pokèmon e si affrettò a mettermi qualche panino nello zaino, raccomandandomi continuamente di fare attenzione. Alla fine la bloccai con un sì esasperato e la salutai.
    - Buona fortuna. E fatti valere lì fuori! - esclamò mentre uscivo di casa.
    La salutai un'ultima volta e mi incamminai verso il percorso 1, mentre treecko si guardava attorno, curioso.
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    Mi son fatto or ora la scheda, quindi me lo frego u_u
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    Carini Hoopa e Diancie. Diancie sarebbe stato meglio senza roccetta sotto. Volcanion orripilante.
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    Il suono della sveglia annunciò l'inizio di una nuova giornata. Mi agitai nel letto borbottando che era ancora presto e mi raggomitolai, incasinando tutte le coperte. Quando mi resi conto che era il giorno fatidico, era troppo tardi: cercai di saltare giù dal letto, ma mi portai il piumone, arrotolato attorno a me, e iniziai a sbattere contro l'armadio, la scrivania e infine lo stipite del letto. Mi fermai un attimo, mi districai da quegli oggetti assassini e mi vestii di corsa.
    - Questo completo che ho ordinato è veramente fighissimo. Magari spavento qualche allenatore. -
    Scesi giù per le scale, salutai distrattamente mia madre che stava cucinando e corsi verso il laboratorio, a pochi passi da casa.
    Entrai e cercai la professoressa Aralia. Stava armeggiando con un computer. Mi avvicinai e la chiamai. Nessuna risposta.
    - Professoressa Aralia? Prof? -
    Il ticchettare della tastiera fu l'unico suono. Mi avvicinai all'orecchio e gridai: - APPARE ARCEUS SELVATICO! -
    La prof saltò sulla sedia, con uno sguardo spiritato. Poi mi guardò e si riscosse.
    - Salve, Signor Anderson. - mi rispose, solenne. (Scusate, ma dovevo farlo visto che che ancora lo sprite del mio allenatore con Neo U_U)
    - Bene, prof, sono qui per ricevere il mio primo pokèmon. Dunque, vorrei... Un treecko. Normale. E che resti tra noi, ma credo mi unirò al Team Fire. Già. -
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    Stanno da un sacco di tempo in città. Se fosse possibile sarebbe già stato catturato, impiccato, stuprato eccetera.
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    Tranquillity Lane, eh? Hmm... Non ancora. Credo che lascerò il dubbio anche a fine storia.

    Certo Chim, e come?
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    CITAZIONE (•Alice Liddell ~ @ 29/10/2013, 18:24) 
    Concordo con Nero, è un capitolo di transizione. Ogni tanto fa bene prendersi una pausa e spiegare qualcosa per chiarire dei dubbi al lettore, l'ho trovato molto utile. Secondo me è stata una buona idea, come del resto azzeccatissime le pare mentali ahahah all'inizio oltre al nuovo stile di vita credevo che avessi anche accennato ad una relazione tra uomo e png, a quanto pare mi faccio più pare di te. Per la scrittura va bene, non vedo errori ma forse è perché sono così stanca da non leggere bene, probabile ahaha non ho particolari appunti da darti, è anche giusto che tu ti sia dato una pausa per ritrovare l'ispirazione. Proprio ora sto pensando che il problema principale non sia (come hai detto te) che fai schifo, ma per il fatto che a lungo andare - con tutti i capitoli che hai messo - hai perso un po' di passione per questa storia, purtroppo tutti i personaggi che sono entrati all'interno del racconto ti hanno spinto a doverli decimare (lol) e l'unica opzione era fare tanti capitoli monotoni. E sia chiaro che non è una critica, solo un mio esame interiore (?) nei tuoi confronti.
    Al prossimo capitoloh, scusa per eventuali errori di distrazione (cose scritte a caso, pareri che non centrano lol) ma come ho detto sono piuttosto scombussolata.

    Relazione uomo png, eh? Sì, ci avevo pensato. però mi sono detto che forse stavo esagerando. Voglio dire, non sono nemmeno io sicuro della reltà di Dark City. I corpi dei tizi sono davvero nel gioco o vivono in coma tipo SAO? Se avessi messo una relazione uomo-png, con implicita relazione carnale (perché, ehy, morirò, che mi frega della vita? Tanto mica posso prendere malattie) avrei incasinato ancora di più tutta l faccenda. meglio non entrare nel dettaglio e restare nel dubbio.
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    C'è una differenza tra "inutile" come dici tu e "di transizione". Io lo considero utile.
    Poi oh, ognuno ha le sue opinioni.
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    Mi rendo conto che anche le “epiche” battaglie tra pg iniziano ad essere obsolete, e sto perdendo l’ispirazione. Ho dunque deciso di variare un po’. vediamo un po’ cosa esce fuori... Sto tirando giù tutto di getto, come viene.

    Capitolo 30
    Mancano solo quattro boss. Quasi non ci posso credere - mormorò Nero.
    Erano passati alcuni giorni dalla sfida contro la Paura. La città era calma. Non si sentivano grida di furore o di straziante dolore. Nessuna colonna di luce aveva turbato la quieta aria della città nera. Nero aveva girato in città per diverso tempo, ma non aveva incontrato quasi nessun pg. I pochi che incrociava scappavano, ritirandosi nei vicoli bui, come ratti impauriti. Aurora era precipitosamente scappata dopo aver distrutto l’ombra, e nessuno l’aveva più vista. I pochi che l’avevano inseguita, sperando di trovarla indebolita dopo lo scontro, non furono mai più visti. Molta gente aveva osservato i pg avversari con malinconia. Nessuno sapeva esattamente quanto era passato dall’inizio di quella follia, ma ormai erano tutti stanchi. Chi di uccidere, chi di vivere in quell’orrore. E così la calma aveva contagiato tutti, e la città si era chiusa in un silenzio opprimente. Nero sentiva il pressante bisogno di contatto umano, uno sguardo, un gesto di amicizia. Anche un attacco. La calma realtà che stava vivendo gli stava entrando nelle ossa, e sarebbe impazzito di lì a poco se non fosse uscito. L’unica cosa che ormai scandiva il tempo erano i momenti in cui mangiava. Basta entrare in una casa, trovare un pg che non volesse ucciderlo e avrebbe ricevuto un pasto e un letto. Non riusciva a capire bene se si trovasse in quel mondo realmente o fosse solo un’illusione, ma la fame e il sonno erano reali. I primi tempi dormiva abbracciato allo spadone, pronto a balzare fuori dal letto e massacrare chiunque lo avesse attaccato. Ma visto che nel corso del tempo nulla aveva mai turbato la sua calma, aveva lasciato perdere.
    Improvvisamente una figura uscì da un vicolo. Era un uomo alto, sulla cinquantina, occhi azzurri e capelli marrone chiaro corti con qualche filo grigio. Era vestito sobriamente: jeans sbiaditi, scarponi, una maglietta nera e un grosso giaccone di pelle. Non sembrava avere armi. L’uomo gli sorrise cordiale e si avvicinò.
    Buonasera. - disse.
    Ehm, buonasera. - rispose circospetto Nero.
    Non ho alcuna intenzione di attaccarti. Non l’ho mai fatto dall’inizio del gioco e non ho certo intenzione di iniziare ora. Sono solo uscito per prendere una boccata d’aria. Esco ogni giorno e di solito incontro qualcuno, amichevole o meno, ma ultimamente non avevo più incrociato nessuno e mi stavo preoccupando. Ma non mi sono presentato, io mi chiamo Samuel. Chiamami Sam. - tese la mano.
    Un qualunque pg potrebbe ucciderti senza alcun problema. -
    Sono pronto a morire, se necessario. Oltretutto non mi sembri una cattiva persona. Ti va di scambiare due chiacchiere con un uomo stanco di questo gioco? -
    Nero gli strinse la mano, incuriosito dall’uomo.
    Nero. Piacere di conoscerti. -
    Ti va di passeggiare con me? La zona è calma. -
    Senza attendere risposta si incamminò per la via. Nero lo seguì dopo un attimo di esitazione. Ci fu qualche minuto di silenzio. L’uomo guardava davanti a sé e passeggiava con calma. Alla fine fu lui a spezzare il silenzio.
    Come ti ho già detto, mi chiamo Samuel. Immagino ti chiederai perché un uomo così vecchio sia finito in un videogioco. Non è stato un caso. La mia vita è sempre stata frenetica, incentrata sul mio lavoro. Ero... sono un programmatore informatico. La mia carriera non fu sempre in discesa, così rinunciai ad avere relazioni o a divertirmi con gli amici il sabato. Nel tempo libero non mi staccavo dal computer e così iniziai a giocare online. Quando iniziai a pentirmi delle scelte fatte sul lavoro, era troppo tardi. Era così poco abituato a relazionarmi alle persone che non riuscii più a farmi degli amici. A lavoro ero visto come un semplice collega. Così continuai la mia vita, fino a quando non ricevetti quella mail. Non avevo nulla da perdere. -
    L’uomo sospirò e si voltò.
    Che tu ci creda o no, sono contento di essere entrato in questa realtà. Non ho obblighi, posso vivere come voglio. Vieni, ti faccio vedere. -
    Si diresse con sicurezza in un palazzo e vi entrò.
    Vivo qui. Ho trovato altre persone che come me hanno voluto cambiare il proprio modo di vivere, adeguandosi al gioco. -
    Salite due rampe di scale, entrò in un appartamento. Una donna si avvicinò e sorrise ai due.
    Questa è Marie. Puoi considerarla mia moglie. -
    Era anche lei una donna sulla cinquantina, leggermente in carne ma dalla faccia simpatica. I capelli neri erano legati in una lunga coda.
    Nero guardò sorpreso la coppia.
    Fatemi capire... Voi vivete insieme come una coppia? Ma non volete uscire dal gioco? -
    E perché? Nella vita lì fuori non ci aspetta nulla. All’esterno di questo palazzo ci attendono morte e sofferenze. Abbiamo deciso di vivere la vita che ci rimane felici, insieme. Non siamo gli unici che hanno abbracciato questo stile di vita. -
    Ma quella che state vivendo è solo una menzogna! Una proiezione di quella vera! -
    Qual è la realtà, ragazzo? Ormai ci troviamo in questo posto... da settimane, mesi. Anche se questa è solo una menzogna, come dici tu, vivremo i nostri ultimi istanti come avremmo sempre voluto. Questa è la nostra vita, ormai. Non ti chiedo di comprenderci. Tu vuoi tornare alla realtà, vero? Rifletti: è davvero quella la realtà che vuoi vivere, per sempre? Se la risposta sarà no, ti accoglieremo da noi. Potrai essere il nostro figlio, anche solo per il tempo di vita di questo posto. In ogni caso, facci compagnia per la notte. Domani tornerai a combattere, se è questo che vuoi. -
    Per un attimo la folle idea di vivere l’ultimo periodo della sua vita con quei due passò nel suo cervello. Ma fu solo un attimo. Scosse la testa e si congedò dai due. Uscendo vide altri pg che lo guardavano dal pianerottolo. Ognuno sorrideva e lo salutava dalla porta semiaperta.
    Mentre usciva di nuovo in strada rifletté sull’esperienza appena vissuta. Molti pg avevano ceduto all’idea di vivere come avrebbero sempre voluto e si erano rintanati nei palazzi. Per questo forse non trovava quasi più nessuno in giro. Alzò la testa, pensando che ormai mancavano solo quattro boss alla fine di quell’inferno. Lanciò un’occhiata al palazzo, augurò tutta la felicità possibile alla coppia e ai loro simili e si rimise in cammino, di nuovo in cerca di un contatto umano.

    Sapete quando vedete un cartone e vi chiedete: "Ma questi non ci vanno mai al bagno?". Ecco, una cosa del genere mi è venuta in mente qualche capitolo fa. Come mangiano? Dormono? Ho fornito una spiegazione... E ho buttato giù qualche sega mentale di pg che non vedrete mai più. Spero di non avervi annoiato. In caso contrario, CHI SE NE FREGA!

    Con questo capitolo di transizione passiamo all'ultima parte della storia. Ancora 4 boss e i nostri 5 finalisti se ne torneranno a casa. Forse.
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    1332-8821-1631 : D
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