Posts written by Grande Nero

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    Selene è il nome dell'arma di frank.
    Sono due maschi.
    Il grosso tizio non capisce quale sia Tim e quale Tom. Sono uguali.
    Dimenticato qualcosa?
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    Hai scritto due volte Kaiman in effetti.
    E penso su duca accontentare, non acconsentire.
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    Vediamo.
    Una biondina è ovvio che sia bionda
    La storia è troppo veloce. Arriva subito a casa trova subito un tizio che lo minaccia con una pistola.
    A parte questo, sono interessato.
    La parte dello scarafaggio vale ogni parola.
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    CITAZIONE (.Eren~Ace @ 10/9/2013, 18:59) 
    Un solo capitolo solo su Barbie... ti ha ricattato o cosa?

    No, è solo che non è quasi per niente apparso finora, volevo evidenziarlo un po'. Farò la stessa cosa con Te, Giulia e gli altri pg che sono stati tralasciati per un motivo o per un altro.
    E comunque schiatta :ehoo:
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    Non ho mai detto la PROSSIMA sfida :ehoo:

    Infatti ho voluto accontentarlo.

    Capitolo 27
    Frank correva per i tetti, cercando un buon posto per nascondersi. Non poteva credere alla fortuna che aveva avuto: aveva rubato così facilmente il simbolo a quella massa di idioti! Aveva visto un paio di pg che lo guardavano con aria famelica, quindi aveva avuto la buona idea di lanciarsi su un tetto e scappare col bottino. Era da un po’ che non vedeva più pg: probabilmente erano andati a cercare il simbolo successivo. Forse qualcuno aveva già raggiunto il livello 30? Assorto nei suoi pensieri, non notò fino all’ultimo due figure che apparvero sul tetto. Istintivamente si mise in posizione di difesa. Le due figure colpirono con i palmi il khopesh: Frank fu violentemente sbalzato all’indietro. Frenò e si fermò piantando l’arma nel tetto. Le due figure avanzarono verso di lui. Erano i due ragazzi dalle mani viola che avevano combattuto contro i tre boss dalle fattezze di animali.
    - Cosa volete da me? - chiese.
    “E cosa vuoi che vogliano? Il simbolo, ovviamente. Forse Selene può assorbire l’energia che usano per respingermi. Selene è leggera, non come quel tizio con il martello...”
    Frank trasalì e si girò. Come aveva previsto, il gigantesco uomo con l’ancor più gigantesco martello era sopra di lui. Scattò in avanti, evitando di un soffio il triangolo di acciaio, che distrusse parte del tetto. L’uomo lo tirò di nuovo su senza sforzo. Addosso aveva solo una canottiera grigia, dei jeans strappati e dei vecchi scarponcini. I due ragazzi, avranno avuto 16 o 17 anni, erano vestiti uguale: jeans scuri, scarpe nere e una camicia bianca.
    Frank osservò i tre avversari: era circondato.
    - Chi siete? - chiese.
    L’uomo con il martello sorrise. - Puoi chiamarmi Sigur. Quei due laggiù... Non so come si chiamino, non hanno mai parlato. Io li chiamo semplicemente Tim e Tom. -
    Mi chiedo come tu faccia a riconoscerli. -
    - Non li riconosco. Sono uguali. A volte mettono anche i brividi, ma sono ottimi combattenti. Allora, ci dai il simbolo senza fare storie o ti devo fracassare il cranio? -
    Il khopesh di Frank si illuminò.
    - Peccato, pensavo potessimo risolvere questa diatriba senza versare altro sangue. -
    I due ragazzi scattarono all’unisono. Frank schivò i palmi viola dei due ragazza con una capriola. Quasi immediatamente il martello calò su di lui, aprendo un altro buco nel tetto. Frank pensò di approfittare di quel momento: mentre Sigur rialzava il martello, lo attaccò con il khopesh che brillava. I due gemelli apparvero davanti a lui. Uno alzò il braccio ed intercettò il colpo: l’arma cozzò contro la mano e fu respinta. L’altro lo colpì con il palmo sullo stomaco. Fu come ricevere un fortissimo pugno: il colpo gli mozzò il respiro e lo scaraventò diversi metri più in là. Frank si rialzò tossendo. Notò che anche l’altro braccio dei gemelli stava cambiando colore: dal rosa passarono ad un rosso acceso. Allungarono le bracci verso Frank e lo guardarono con un gesto di sfida. Il ragazzo si lanciò nuovamente all’attacco. Si rese però conto che correva troppo veloce e tentò di abbassare la velocità della corsa. Si accorse con sgomento che non riusciva a fermarsi: i due ragazzi lo stavano attirando con quelle braccia rossa. Ne ebbe la conferma quando Tim e Tom tirarono indietro le braccia, come se avessero dato uno strattone ad una corda. Frank accelerò la sua corsa. Gli avversari gli piantarono i palmi viola sul petto. Il colpo fu violentissimo. La corazza leggera gli salvò la vita e la rottura delle costole, che si incrinarono.
    - Il prossimo colpo ti farà esplodere lo sterno e di disintegrerà il cuore. Arrenditi. - disse Sigur, avvicinandosi.
    Il ragazzo sputò un po’ di sangue, ma attaccò comunque l’enorme uomo. Con un calcio lo rimandò a terra. Alzò il martello.
    - Addio. -
    Frank rotolò a destra, evitando il colpo che gli avrebbe fracassato il cranio. Dopo aver evitato diversi colpi rotolando, riuscì ad alzarsi. Osservò l’area attorno: il tetto era bucato in diversi punti. Gli venne un’idea. Camminò verso il centro della struttura e invitò Sigur a colpirlo con il suo martello. L’uomo non si fece pregare e si lanciò all’attacco. Frank saltò indietro all’ultimo momento, evitando il colpo. Sigur colpì con forza devastante il tetto: si udì un rombo, poi crollò tutto. Frank, Sigur e i due gemelli caddero all’interno della struttura. Accecato dalla polvere, Sigur iniziò a chiamare per nome i due alleati. Per qualche minuto non si udì nulla, poi vide la forma delle teste dei due ragazzi che si avvicinavano.
    Siete salvi, meno male. Troviamo subito quella piccola pulce dall’arma luminosa. Pronti? -
    Si guardò attorno un attimo e posò di nuovo lo sguardo sui due interlocutori. Le due teste si mossero e caddero a terra. Sigur sgranò gli occhi. La lama di Frank era attorno al suo collo.
    - Come hai fatto? - chiese l’uomo.
    - Ho tagliato le mani ai due gemelli e gli ho staccato la testa mentre tutto crollava. -
    - Mi sono fatto fregare da un ragazzino. Che morte ingloriosa. -
    La gigantesca testa di Sigur rotolò a terra. Frank guardò il cadavere che si disintegrava, sospirando. Alla fine aveva dovuto uccidere sul serio.

    Aurora stava camminando per una delle strade più grandi quando lo vide: un cerchio bianco incassato nel muro che brillava debolmente. Era completamente nero e l’unica fonte di luce erano le venature al neon attorno simbolo, che pulsavano ogni secondo. Quando Aurora tolse il simbolo dal muro, le venature si spensero. La ragazza sorrise: aveva trovato un simbolo! Doveva correre verso piazza centrale.
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    Non è ancora il momento della sfida in cui morirai. ATTENDI.
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    CITAZIONE (-A. @ 10/9/2013, 15:08) 
    Commento commentoso...è un po' che non ne faccio uno, comunque attendo il prossimo capitolo per renderti felice <3

    Ma non sarà fiQo come questo D:
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    CITAZIONE (-A. @ 10/9/2013, 14:56) 
    Ogni riferimento a Game of Thrones è puramente casuale
    Il livello dei capitoli si è alzato di molto, continua così :mki:

    Giuro, è puramente casuale. Sul serio!
    VOGLIO UN COMMENTO COMMENTOSO. :cuccia:
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    Come ho già detto è perfetta così, ma a te la scelta u_u
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    Sono uno schifoso bastardo yeeeeee
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    CITAZIONE (~Kidd @ 9/9/2013, 19:09) 
    É BLAZY É BLAZY!!

    Scusate, ma che ha fatto Blazy? o_O
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    CITAZIONE (~ Nein V. Chim ~ @ 9/9/2013, 18:50) 
    MAMMAMIA CHE INFAME, PEGGIO DI BLAZY

    Che cattivo
    CITAZIONE (•Alice Liddell ~ @ 9/9/2013, 19:02) 
    Okey, okey, okey. Devo stare seria.

    MAMMMAMIA CHE FIGATA MARO' QUANTO LO AMO QUESTO CAPITOLO E' IL MIO PREFERITO ANCHE SE MI ASPETTAVO QUALCOSA DI DIVERSO DEL MIO PERSONAGGIO MA SEI TE CHE SEI UN SANTARELLO. E' COSI' SBAGLIATA, LA AMOOOOOH

    Allora, il capitolo è scritto molto bene. Ti stai avvicinando molto a RWBY, devi solo trovare il giusto equilibrio. Forse l'unica cosa che ti frena è il fatto che scrivi moolte frasi brevi, quindi quando il lettore legge la scena è molto rallentata. Ci sono modi per velocizzarla, anche mantenendo le frasi corte, e forse anche perché le frasi un po' più lunghe sono piuttosto complicate, ma devo provare io stessa. Scrivo un combattimento random e poi ti dico se funziona.
    Il mio personaggio (apro la parentesi per Chim) è stato fatto apposta così. Ci sono cose dietro che non puoi capire, e poi volevo vedere come se la cavava Nero con un qualcosa di un po' più alternativo.

    Amo le frasi corte, non posso farci nulla :flower:
    Contento che ti sia piaciuto.
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    Dopo il capitolo un po' corto e "ciofeca" ecco il tanto atteso capitolo dove Aury e Mark bomberanno duro.
    Buona lettura. :miao:

    Capitolo 26
    Aurora si allontanò con calma dalla piazza, da sola. Aveva diversi pensieri per la testa: come salire di esperienza? Come trovare il prossimo simbolo? Che boss avrebbe dovuto affrontare?
    Mentre camminava, una persona si avvicinò alle sue spalle. Qualcosa la toccò vicino alla testa e Aurora si mosse di istinto: saltò all’indietro e puntò il mitragliatore laser davanti a lei, pronta ad uccidere. Un ragazzo la guardava, sorridendo e tendendole la mano.
    - Mi chiamo Mark. - disse.
    Aurora lo guardò per un secondo, poi si girò e si incamminò per la strada.
    - Ehy, ehy! Aspetta! Dedicami un attimo, per favore. - Mark le si parò davanti.
    - Stammi lontano e non mi toccare più, se ci tieni alla tua pelle. - rispose Aurora.
    Mark non diede cenno di volersene andare e continuò a camminare al suo fianco in silenzio.
    “Suppongo che un po’ di protezione in più non faccia male. Quando non mi servirà più lo abbandonerò.”
    La ragazza non tentò più di allontanare Mark. Il ragazzo non tentò più di iniziare una conversazione, per evitare di farla innervosire.
    “Un modo per guadagnare punti... Per guadagnare punti...” continuava a rimuginare Aurora. Mentre camminava, vide davanti a lei la soluzione: due pg che camminavano parlando tra di loro. Aurora li riconobbe: erano Green e Alex. Lanciò uno sguardo a Mark, che aveva visto a sua volta i pg. Guardò Aurora e comprendendo le sue intenzione, estrasse l’ascia, pronto a combattere. Alex e Green notarono i due e prevedendo lo scontro, tirarono fuori le armi e si misero in posizione di battaglia. Mark borbottò qualcosa riguardo la spada di Altair che portava Green. Pare che fosse l’unica cosa che mancava al suo set per essere un vero “assassino”. Mark guardò intensamente Green per qualche secondo, poi iniziò a camminare verso un palazzo. Si arrampicò agilmente sulla superficie nera, spaccò un vetro con l’ascia bipenne ed entrò. Green lo seguì, salendo tanto abilmente quanto Mark.
    Aurora osservò Alex. Il ragazzo aveva estratto una pistola canna lunga e un fucile d’assalto. Teneva la pistola con un mignolo e reggeva il fucile con entrambe le mani. Iniziò subito a sparare. Aurora si infilò in un vicolo e cominciò a correre. Alex abbassò l’arma e si lanciò all’inseguimento in un vicolo vicino. Uscì preparandosi a trovare Aurora che gli puntava l’arma contro, invece non c’era nessuno. Alex abbassò l’arma, confuso. Poi sentì un rumore sopra la sua testa. Aurora si lanciò sopra di lui.Non aveva più l’arma tra le mani e l’armatura si era ristretta. In compenso le canne dell’arma si erano spostato tutte dietro la schiena.
    “La sua abilità speciale!?” Alex riuscì a riprendersi in tempo e scattare in avanti. Gli spunzoni sulle braccia di aurora si conficcarono per terra, lasciando due grossi fori. Le canne laser iniziarono subito a sparare contro Alex. Il ragazzo saltò sul muro e si arrampicò sul tetto di una piccola casa. Mentre correva per i tetti sentiva aurora che si arrampicava. Quando si girò, vide la ragazza che correva veloce verso di lui. Alex guardò avanti, rimise dietro la schiena il fucile e caricò la pistola a canna lunga. Si girò e sparò un colpo: una sezione di tetto esplose, ma Aurora sembrò non preoccuparsene. Continuò a correre. Alex era più allenato, ma la ragazza era leggera e riusciva a tenere il passo. Il soldato imprecò e sparò un altro colpo. Un’altra sezione di tetto esplose, più vicina ad Aurora.

    Mark correva nel palazzo, evitando NPC, suppellettili nere e pg che scappavano davanti alla sua vista. Green lo tallonava, saltando gli ostacoli che l’avversario gli faceva cadere addosso. Mark vide una finestra, calcolò il rischio e si lanciò: il vetro esplose in mille pezzi. Il ragazzo vestito da assassino volò per qualche metro, poi piantò l’ascia nello pseudo cemento e si arrampicò fino alla cima del palazzo. Green fu meno fortunato: cercò di rimanere aggrappato al muro, ma era troppo liscio. Scivolò sulla superficie. Vide una finestra sotto di lui. Spaccò il vetro con un calcio ed entrò dentro: sembrava l’interno di un magazzino. Trovata una scala che portava sul tetto, cominciò a salirla estraendo la spada di Altair. Arrivato in cima vide Mark che lo attendeva. Salì con calma gli ultimi scalini e lo osservò.
    Bella armatura. - disse Green.
    Bella spada. - rispose Mark.
    Dopo qualche secondo di attesa i due li lanciarono all’attacco. Ascia bipenne e spada si incontrarono sprizzando scintille. I due si separarono e incontrarono più volte, quasi danzando. Green colpiva più duro, ma era più lento rispetto a Mark, che attaccava senza sosta con una mano. Se non riusciva a parare il colpo con l’ascia, usava l’avambraccio corazzato. La situazione fu pari per qualche minuto, poi Green prese in mano la situazione e iniziò a incalzare l’avversario, che si ritrovò costretto ad indietreggiare. Arrivato al bordo del tetto, fermò un attacco di Green e valutò la situazione: dietro di lui c’era un palazzo poco più basso. C’era un’entrata. Decise che doveva rischiare. Ricacciò indietro Green e si lanciò nel vuoto. Atterrò rotolando e corse verso l’entrata, una specie di botola. Vi si infilò dentro e si ritrovò in un condotto dell’aria. Spaccò con qualche colpo deciso il condotto e cadde in una stanza: era piuttosto grande, arredata come un salotto. Non si vedevano NPC in giro, forse era abbandonata. Sentì Green che apriva la botola ed entrava. Mark si tuffò dietro all’angolo cottura e rimase lì ad attendere. Sentì i passi di Green sul parquet. Strinse più forte la presa sull’ascia e attese il momento propizio per attaccare. I passi si facevano più vicini.
    “Non ancora...”
    Si sentì un altro passo.
    “Non ancora...!”
    I passi si fermarono. Si udì uno sbuffo.
    “Ora...!” Marl uscì dal suo nascondiglio e si lanciò contro Green. In quell’istante il muro esplose, lanciando calcinacci ovunque. Green e Mark si ripararono come poterono.

    Aurora si era stufata di correre. Alex aveva cambiato più volte direzione, aveva sparato più volte con la pistola a canna lunga, ma non l’aveva mai colpita.
    “Cosa aspetti, lurido bastardo?” si chiese.
    All’improvviso sentì come un ronzio lontano. La ragazza si guardò attorno ma non vide nulla. Poi nel cielo apparve un elicottero. Aurora imprecò. L’avversario corse verso il mezzo e acchiappò una scaletta che pendeva nel vuoto. Alex si arrampicò velocemente e iniziò a bersagliarla con un minigun. Aurora frenò e cominciò a correre dall’altra parte. I colpi del minigun bucavano sempre più vicino a lei il tetto. Ad un certo punto si fermarono.
    “Ha finito le munizioni...?”
    Si azzardò a guardare indietro. Un missile volava verso la sua posizione. Aurora sgranò gli occhi e gridò un insulto contro l’aereo. Il missile colpì il tetto mentre Aurora si lanciava nel vuoto. L’esplosione scaraventò via la ragazza in strada e semidistrusse il palazzotto. Alex gridò trionfante. L’elicottero scese di quota avvicinandosi alla ragazza. Dalla nuvola di polvere e calcinacci, uno sciame gigante di raggi rossi si abbatterono sull’aereo. Alex gridò e si lanciò giù dall’aereo usando un paracadute. Finì in un palazzo poco distante, mentre osservava con dolore l’aereo che veniva colpito. Il dolore si trasformò in terrore, mentre il mezzo iniziava a girare su se stesso e volava verso di lui. Per fortuna l’elicottero deviò la sua traiettoria e si schiantò contro un palazzo vicino distruggendo una parete. Alex notò del movimento.
    “NPC?”
    Decise di avvicinarsi. Appena si fu avvicinato abbastanza notò due pg ricoperti di polvere: Green e il suo avversario.
    Green! Esci fuori dall’edificio, subito! - gridò Alex.
    Il compagno lo udì e si lancio verso l’unica uscita possibile: il buco creato dall’aereo. Mark lo inseguì e si lanciò giù dall’edificio. pochi secondi dopo l’aereo esplose, distruggendo il piano superiore dell’edificio. Ciò che ne restava scivolò verso il basso e si schiantò al suolo, dove poco prima Green e Mark erano atterrati. Alex raggiunse l’alleato e gli chiese come stava. Mark si rialzò tossendo in quell’istante.
    “Dov’è Aurora?”
    Non se ne vide traccia.
    “Mi ha abbandonato qui?” pensò con sgomento il ragazzo. Abbassò la testa, sapendo che era finita.
    Green si avvicinò a lui e alzò la spada.
    Addio, “assassino”. - disse. E calò la spada.
    Green urlò di dolore: la sua mano e la sua spada erano spariti. Un odore di carne bruciata si diffuse nell’aria. Una seconda scarica e di Green non rimase traccia.
Alex si girò pronto ad attaccare Aurora, che era apparsa dietro a loro.
    Il ragazzo imbracciò il fucile d’assalto. Poi sentì un dolore alla testa. L’ascia bipenne di Mark, scagliata non appena aveva visto Aurora, si era conficcata nel suo cranio. Alex cadde a terra ed esplose in un turbine di dati.
    Aurora si avvicinò a Mark e gli tese la mano. Il ragazzo si rialzò e si spolverò l’armatura.
    Temevo mi avessi abbandonato. Grazie di aversi salvato, Aurora. -
    Mark alzò la testa, sorridendo. Aurora sorrise.
    Si udì uno sparo. Il corpo senza testa di Mark si accasciò a terra. Le canne di Aurora, che si erano raggruppate per sparare il devastante colpo singolo si divisero di nuovo.
    - Grazie a te, Mark. -
    Aurora guardò soddisfatta il suo livello: 30. Ora non le restava che trovare il simbolo.


    Boom, baby. :flower:

    Edited by Grande Nero - 10/9/2013, 18:43
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    CITAZIONE (MtcAlpha @ 9/9/2013, 00:54) 
    Ma l'effetto calmante non sembrava essere ATTIVI
    Che si ritrovo impossibilitato A fuggire
    Dall'ombra EMERSE un ragazzo
    Aveva reso CIECA la tigre

    Non ne vedo altri ho sonno ç_ç

    Merci, correggo al volo :ehoo:
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    CITAZIONE (MtcAlpha @ 9/9/2013, 00:26) 
    Nero... non so cosa dire... breve, errori ortografici molto visibili, poi nel capitolo prima Nero stavi attaccando l'orso, non il drago... Ti sei un po confuso con la tua stessa storia... Poi non ho capito una cosa... I boss hanno ucciso quasi tutti impalandoli, con cosa? :sirius:

    Cioé come idea di piccolo capitolo sbrigativo x passare ai fatti era buona ma l'hai realizzata un po malaccio...
    Per farti perdonare domani 2 capitoli SERI? :D xD
    Ricorda, tu hai scritto, tu sarai sfruttato, muahahahahhaha (La tua storia provoca dipendenza, se ne facevi un libro eri ricco, lo sai vero?)

    Segnami gli errori ortografici che li correggo.
    Comunque Nero può cambiare Boss se vuole, che vuoi farci. Morto uno, aiuta gli altri.
    Il capitolo mi è venuto corto perché i tre boss contro un'orda di pg al 25 erano deboli.
    Quanto ai due capitoli... Ritieniti fortunato se domani ne esce uno, che sarò impegnato.
7388 replies since 12/2/2008
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