| Oggi 9 Ottobre 2013 si celebrano i 50 anni della catastrofe annunciata del Vajont. Perché catastrofe annunciata? Cosa successe nell'autunno del 1964 nella Valle del Piave?
La prima cosa che si deve sapere č che nel 1963, sul confine tra il Friuli e il Veneto, fu completata la diga allora piů grande di Europa, la diga del Vajont. Questa diga era stata costruita per contenere e regolare il flusso d'acqua che dal lago del Vajont scendeva a valle, nei pressi delle cittŕ Castellavazzo e Longarone, per creare un lago artificiale piů ampio e per poter sfruttare la velocitŕ e la pressione dell'acqua per creare energia elettrica. La costruzione della diga, perň, avvenne ignorando gli avvertimenti dei geologi e degli abitanti della valle sulle condizioni del terreno e delle montagne circostanti: molti geologi infatti erano convinti che il terreno della vallata non fosse idoneo per un progetto cosě imponente perché friabile e cedevole, mentre gli abitanti della valle sottostante il lago sostenevano che il monte Toc (il monte dove una parte della diga poggiava) era stato chiamato in quel modo proprio per la sua instabilitŕ (Toc in friulano significa "guasto"). Ma la ditta proprietaria della diga, la Sade, non diete molta importanza a questi avvertimenti, né ad una prima frana avvenuta nel 1960 dove il monte Toc riversň un suo fianco all'interno del lago. La Sade voleva completare e testare la diga il prima possibile per poterla vendere alla neonata Enel che era interessata all'acquisto. Non riuscirono ad allarmare la ditta nemmeno le varie frane che si susseguirono nei pochi giorni prima del disastro. Solo nel tardo pomeriggio del 9 Ottobre del 1963 gli addetti della diga, dopo aver visto le crepe formatesi sul fianco del monte Toc e l'innalzamento del livello dell'acqua del lago, cominciarono a preoccuparsi, tanto che i Carabinieri vietarono il traffico verso il lago del Vajont. Nella notte perň, dopo un breve periodo di quiete, dalla diga del Vajont si diffonde velocemente un forte boato per tutta la vallata. Gli abitanti della Valle del Piave, spaventati, pensarono con orrore che la diga aveva ceduto. Ma non fu cosě. Verso le 22:30 il fianco del monte Toc dove erano affiorate franň velocemente e inaspettatamente nel lago, provocando un brusco innalzamento del livello dell'acqua e un'onda anomala di dimensioni notevoli. Quest'onda, spinta dall'urto della frana contro l'acqua del lago, scavalcň letteralmente la diga del Vajont riversandosi a velocitŕ sostenuta sulla vallata sottostante. 50 mln. di metri al cubo di acqua spazzarono via a pochi minuti dal boato le cittŕ di Longarone e Castellavazzo, mentre un'altra onda in direzione opposta alla frana distrusse tutti i borghi inferiori delle cittŕ di Casso e Erto, provocando in tutto quasi 2mila morti.
Questo č un video di simulazione della catastrofe del Vajont:
Senza dubbio fu una catastrofe annunciata. |
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