Recolor Gastrondon (rosa)

Arrivati al monte Sirius un clima di freddo ci accolse, anche entei riusciva a stento a sciogliere la neve che ricopriva salmance, fortunatamente con molta concentrazione la neve venne dissolta in una grande nuvola di vapore che con un colpo di ali di salamance si diradň nell’aria circostante. Adesso potevamo notare l’ambiente circostante, la combinazione di questi due Pokemon ci era risultata davvero interessante, nel fianco della montagna notammo subito una piccola apertura, correndo verso quella piccola voragine nella roccia senti un piccolo brivido che scendeva lungo la schiena.
Qualcuno ci sta osservando.
Feci finta di niente a quella brutta sensazione e continuai la mia corsa insieme a Gioele fino ad arrivare in una piccola apertura che riusciva a contenere, fortunatamente, anche i nostri Pokemon.
Bene meglio che continuiamo con cautela potrebbe cadere tutto da un momento all’altro, dobbiamo salvare questo Pokemon che potrebbe essersi perso in queste caverne o peggio, potrebbe essere stato rapito da qualcuno che ha delle brutti intenzioni, meglio stare attenti!
Dissi guardando negli occhi Gioele, un piccolo rumore proveně nell’oscuritŕ piů avanti e con uno scatto arrivammo alla fonte di quel rumore, purtroppo non trovammo nessuno ma quello che ci fece incuriosire fu un piccolo luccichio che nel buio di quel tunnel si notava come una torcia accesa, ci avvicinammo e per terra vi erano miriadi di stelle di forme diverse: una scia. Sicuramente ci avrebbe fatto comodo seguirla ma si interruppe davanti a due tunnel.
Classico cosa scegliamo adesso?
Decisi di prendere una decisione, il sentiero a destra portava verso il basso, l’oscuritŕ si faceva piů fitta e secondo il mio sesto senso. Percorremmo tutto il tragitto del tunnel di destra e arrivammo di fronte a una gigantesca cavitŕ che era circondata da piccole nicchie nelle pareti, vuote.
Cosa facciamo?

Nonostante fossero le sette del mattino e il sole stesse sorgendo la mia stanza era invasa dal buio, la finestra era ricoperta da uno spesso manto di neve che non permetteva l’afflusso di luce nella mia camera, scostai le coperte e subito un brivido di freddo mi accolse e sembrň congelarmi anche le ossa. Scesi dal letto e infilai le mie pantofole a forma di orsacchiotto che erano accanto al letto, il primo pensiero andň al cellulare poggiato nel comodino la notte prima, lo accesi e vidi un messaggio chiaro e schietto:
Sei stato convocato per una missione speciale, il gelo ci sta lentamente consumando, recati a piazza flame alle 8.00 lě troverai i tuoi compagni di avventura che ti accompagneranno nella tua missione. Devi trovare il Pokemon scomparso! Laretta.
Ero giŕ calato nel personaggio, con velocitŕ mi feci una doccia calda e mi vestii velocemente, indossai degli scarponi da neve e dei guanti con una sciarpa e un cappello di lana per proteggermi dal freddo che c’era fuori. Aprii la porta della mia casa e appena messo un piede fuori sprofondai per circa 20 centimetri nella neve.
Accidenti!
Riuscii ad avanzare per circa3 metri quando la neve mi arrivava al bacino, questa situazione non mi piaceva e la pazienza non era il mio forte, presi una pokeball e la lanciai in aria, da un fascio rosso uscii Entei che dotato dalle sue ali e del suo naturale calore sarebbe stato perfetto per questa missione o almeno per quello che dovevo fare ora. In mezzo ad una cortina di vapore entei sbatte le ali e si ritrovo in aria, planň davanti a me e cominciň a strusciarmi addosso, con la mano guantata cominciai ad accarezzarlo, era davvero il mio migliore amico, non Pokemon, amico. Il mio collega di avventure, ne avevamo passate davvero tante insieme.
Salii sopra e misi le mani all’attaccatura delle mani, senza che gli dissi nulla con un battito di ali ci ritrovammo in aria e cominciň a volare verso la nostra meta: Piazza Flame.
Arrivato a destinazione notai che era presente Gioele, sicuramente mi avrebbe accompagnato nella nostra missione, chissa se c’erano altri compagni da aspettare.
Ciao Gioele