Pokèmon MD - [Titolo da scegliere]

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  1. Dalko Ñirvana
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    -Tranquillo cucciolone, saró la tua ombra, letteralmente...- Disse schioccando le dita e dissolvendosi nella tormenta.

    Questa frase ha stile, mi è piaciuta tantissimo.
    Comunque la trama è avvincente, con questo misterioso ente sovraregionale che controlla i teletrasporti. Ciò mi porta a chiedermi se questo ente è voluto od imposto, con quale forza esercita il suo potere e chi è questo Maestro Oscuro che mi ricorda Lord Voldemort a capo del ministero della magia. Ma quello che mi chiedo è se il lampo verde è un teletrasporto convenzionale, anche se sono incline a scartare l'ipotesi visto che abbiamo visto come nei casi di Gengar e Houndoom si manifesti sotto forma di globo luminoso, che è andato male. Oppure si tratta di qualcosa che coinvolge forze superiori o addirittura un umano trasformato in Pokemon?
     
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    CITAZIONE (Dalko Ñirvana @ 6/4/2013, 19:00) 
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    -Tranquillo cucciolone, saró la tua ombra, letteralmente...- Disse schioccando le dita e dissolvendosi nella tormenta.

    Questa frase ha stile, mi è piaciuta tantissimo.
    Comunque la trama è avvincente, con questo misterioso ente sovraregionale che controlla i teletrasporti. Ciò mi porta a chiedermi se questo ente è voluto od imposto, con quale forza esercita il suo potere e chi è questo Maestro Oscuro che mi ricorda Lord Voldemort a capo del ministero della magia. Ma quello che mi chiedo è se il lampo verde è un teletrasporto convenzionale, anche se sono incline a scartare l'ipotesi visto che abbiamo visto come nei casi di Gengar e Houndoom si manifesti sotto forma di globo luminoso, che è andato male. Oppure si tratta di qualcosa che coinvolge forze superiori o addirittura un umano trasformato in Pokemon?

    Questi sono quesiti interessanti, e grazie per averli posti anche a gli altri :sese: Sperando che chi abbai letto si sia fatto qualche domanda, anche se per ora c'è ben poco lol

    Ovviamente non posso spoilerare, a breve il terzo capitolo... non ci darà alcuna risposta, anzi ci peggiorerà le cose, perchè sono cattivo <3
     
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    Storia molto ma molto carina :DD mi fa venire voglia di riprendere il gioco se non l'avessi dato via usato D: Voglio vedere il capitolo 3 :DD
     
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  4. ~Keel~
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    Molto bello complimenti storia davvero interessante...solo una cosa..nonostante mi sia appassionato veramente tanto...forse dovresti scrivere di meno...cioè capitoli un po più corti...senno penso che sia troppo pesante :/
     
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    Capitolo 3 - Conoscenza


    Alexander si sentiva precipitare sempre più velocemente, sferzato dall'aria gelida della bufera e della caduta. Stringeva con un braccio il Riolu, per non farlo allontanare. Nell'oscurità confusa tentó con l'arto libero di aggrapparsi a qualcosa per tentare di rallentare la discesa, ma non ne era in grado: non riusciva nemmeno a capire se stesse cadendo di petto o di spalle. L'impatto risolse ogni dubbio. In un istante, sentì la schiena colpire con incredibile forza la fredda pietra. Il bruciore si diffuse immediatamente dalla spina dorsale al resto del corpo, e, per il colpo, mollò la presa dal Pokèmon lotta, che volò via. Il Charmeleon rimase disteso a terra, succube del dolore accecante che gli impediva di alzarsi. Rimase così, accasciato e respirando a fatica, sull'orlo di perdere conoscenza. L'ultima cosa che riuscì a percepire, prima di svenire, fu la sensazione di essere sollevato. Si sentì trasportato da qualcuno, ma non ebbe la forza o la capacità di capire chi lo avesse fatto o di reagire, devastato. Li avevano forse raggiunti il Gengar e l'Houndoom che li inseguivano? Dalle imprecazioni lontane che gli parve di sentire, pensò di no, ma non riuscì ad avanzare delle ipotesi, cadendo invece nel sonno.

    Lo svegliò una strana luce, soffusa e dai tenui colori: riflessi bianchi e arancioni furono l'unica cosa che riuscì a vedere, quando aprì gli occhi. In un primo momento pensò di essere morto. Poi il dolore lancinante alla testa e il senso di nausea lo convinsero di essere ancora tra i vivi, purtroppo o per fortuna. Provò a fatica a mettersi seduto, confuso: non riusciva a mettere a fuoco niente, e dovette coprirsi le palpebre con una zampa per non rischiare di venire accecato. Tutto ciò nella sua situazione non faceva che aumentare la sensazione di fastidio che provava. Quando si fu abituato alla forte luminosità, si accorse di trovarsi in una caverna coperta interamente di ghiaccio. I riflessi scintillanti erano prodotti dai cristalli di neve sparsi sul soffitto e alle pareti, che riflettevano all'infinito la luce proveniente dall'entrata della grotta, poco distante da dove si trovava. Nonostante ciò dalla sua posizione, a causa del bagliore del luogo, non riusciva a vedere cosa ci fosse fuori. Curioso, si mise sulle zampe, appoggiandosi alla pietra ai lati, e provò a fare qualche passo. La gamba sinistra gli faceva male e non riusciva a poggiarla, quindi dovette fare ancora più affidamento al suo supporto e fu obbligato a muoversi zoppicando. Paradossalmente, all'esterno la luminosità era minore, seppur avesse smesso di nevicare e il cielo si fosse in parte aperto. Di fronte a lui si spalancava il paesaggio della montagna innevata, il cui profilo dei picchi più lontani era marcato dal sole sorgente, che irradiava il paesaggio di una tenue luce dorata. L'entrata della grotta dava solo su un sentiero che sembrava girare intorno al monte su cui si trovava. Il Pokèmon fuoco sospirò: immaginava che ci fosse qualcosa dall'altra parte del massiccio, ma con la gamba in quello stato muoversi sarebbe stato lento e doloroso. Si mise a camminare come aveva fatto prima, avvinghiato al versante della montagna, mentre dalla zampa posteriore proveniva un irritante formicolio.

    Ci mise un po' a percorrere la strada curvilinea, a causa della larghezza della montagna. Alla fine, svoltato un ultima volta, si ritrovò in un grosso spazio aperto, un passo tra due alti picchi, all'ombra di quello da cui proveniva lui. Ad un primo impatto, si accorse solo della strana conformazione dei fianchi delle due vette, scavati da varie grotte e in alcuni punti alla base segnati da vaste escrescenze di forma rettangolare. Avanzando si rese però conto che i blocchi erano di certo abitazioni, incise con la pietra della montagna, e che le varie perforazioni dovevano essere le entrate per dei passaggi all'interno della stessa. Alexander pensò che quelle costruzioni dovevano essere state direttamente scolpite dalla roccia dell'alpe. Il colore grigio perla, che si mimetizzava con il bianco della neve, gli fece anche supporre che quella parte della catena montuosa fosse formata in prevalenza da granito, e che questo avesse favorito lo sviluppo di quell'interessante stile architettonico. Con gran fatica, saltellò inoltrandosi nel grande passo per avvicinarsi agli edifici di quella zona apparentemente disabitata. Verso metà del percorso dovette fermarsi a causa del dolore alla zampa. Fu in quel momento che sentì il rumore di una porta sbattere.
    -Alexander!- Lo chiamò qualcuno da dietro. Quando il Charmeleon si fu voltato in direzione del verso, vide il Riolu con gli occhiali da aviatore correre verso di lui, raggiungendolo in breve tempo. Si sentì colpevole: come aveva potuto non pensare al fatto che il suo compagno mancava, al risveglio? Non ci aveva proprio fatto caso, troppo rintontito a causa della ripresa dopo la caduta: eppure, avendolo preso sotto la sua responsabilità, sarebbe dovuta essere la sua prima preoccupazione. Il Pokèmon lotta non sembrò leggere il suo malessere, troppo felice per aver rivisto il compagno in piedi.
    -Finalmente ti sei svegliato! Io mi sono alzato da quasi un giorno, ormai. Hanno detto che avevi solo bisogno di riposare e avevano ragione!-
    Il Pokèmon fuoco scosse la testa, confuso -Non... non ti seguo, cosa è successo dopo la caduta? Quanto tempo è passato?-
    -Di questo non ne ho idea, non gliel'ho ancora chiesto. So solo che loro ci hanno soccorso prima che ci raggiungessero i nostri inseguitori-
    -Loro?-
    -Loro- Il Riolu si voltò verso le abitazioni -Venite! Si è svegliato!- Gridò, e il suono rimbombò nella concavità producendo un curioso eco. Sotto gli occhi stupiti del Charmeleon, dalle case iniziarono a comparire, in contrastro con i colori chiari della montagna, dei piccoli copricapi giallastri di forma triangolare che si avvicinarono rapidamente a i due Pokèmon. Una ventina di Snorunt li osservava con occhi curiosi. Alexander riconobbe subito la specie di Pokèmon, ma prima che potesse dire qualcosa, il Riolu lo precedette.
    -È questo il villaggio dove eravamo diretti, vero?-
    Annuì, interessato, quindi si rivolse ai Pokèmon ghiaccio -Grazie mille per il vostro aiuto, ve ne siamo grati- Disse chinando leggermente la testa. Per tutta risposta i salvatori fecero anch'essi un accenno di inchino, mantenendo sempre la loro fissa espressione e osservandoli con i loro occhi azzurri.
    -Non offenderti se non ti rispondono- Disse Riolu attirando la sua attenzione -Da quando mi sono risvegliato non hanno detto una parola-
    -Oh... e... non dicevi che ti avevano riferito che ero in condizioni di salute stabili?-
    -Bhe... l'ho capito dai loro gesti e dal loro linguaggio del corpo. Parlare non è l'unico modo per... parlare-
    -Giusto- Annuì sorridendo Alexander, dimenticandosi che era lì proprio per imparare qualcosa di nuovo su quei Pokèmon. Si grattò il mento, quindi decise di iniziare a prendere qualche appunto. E si accorse, con orrore, che non portava più la sua borsa a tracolla. In un istante gli crollò il mondo addosso. L'aveva vista nella grotta? No, se ne sarebbe accorto. Al momento dell'attacco l'aveva ancora con sé? Gi sembrava di sì. Forse gli era sfuggita durante la caduta, ma non ne aveva idea. Si voltò verso Riolu, che sembrava aver colto qualcosa dal suo sguardo terrorizzato.
    -A–ascoltami... Hai per caso preso la mia borsa, quando ti sei ripreso?-
    L'altro Pokèmon riflette per un istante, sorpreso della domanda, quindi scosse la testa -Non mi pare di averci fatto caso-
    -Non posso averla persa! C'era il frutto dei miei studi fono ad ora! Aaaarhg! Lo sapevo che l'avrei dovuto lasciare parte dei libri in un posto sicuro prima di partire!- Fece il Charmeleon disperandosi e gesticolando a caso.
    -C–almati, chiederò in giro se l'hanno trovata gli abitanti del villaggio- Gli rispose per tranquillizzarlo. Il Pokèmon lotta non capiva il perché di tanta preoccupazione, ma avrebbe fatto qualcosa per fare uscire il compagno dalla cristi isterica. Prima che potesse mettersi ad indagare, uno Snorunt attirò la sua attenzione, chiamandolo alle spalle. Si voltò, distratto.
    -Oh, sì, dimmi- Gli disse, pensando di approfittare del momento e di chiedere a lui appena avesse finito di parlare. Il Pokèmon ghiaccio fece dei segni per comunicargli qualcosa. Quando ebbe finito, si allontano in una direzione di qualche passo, mentre il Riolu deglutì. Alla borsa avrebbero dovuto pensare dopo.
    -Alexander?- Il Pokèmon fuoco stava ora seduto a terra, impensierito. Rispose solo dopo qualche secondo, assente.
    -Dimmi-
    -Ci vuole parlare il capo-

    Il gruppo seguì lo Snorunt che li strada guidando, affondando le zampe nella neve e allontanandosi dalle abitazioni e dirigendosi alla montagna al lato opposto, in silenzio. Alla fine raggiunsero l'entrata di un corridoio scavato nella pietra bianca: Il varco era decorato da due rozze colonne rettangolari e da un fregio, che osservarono attentamente prima di entrare. Sette sfere in rilievo posizionate a formare una croce latina, leggermente più lunga ai lati orizzontali, lungo cinque cerchi e incrociante il lato orizzontale, lungo tre, all'altezza del terzo. La guida fece loro frettolosamente cenno di entrare. Il Corridoio si estendeva fin dentro la vetta, illuminato da sparse torce e decorato, come l'entrata, da strani segni puntiformi. Il soffitto rimase basso, finché, alla fine del corridoio, si aprì un enorme salone, ricavato anche esso nel ventre della roccia e del ghiaccio. Due file di colonne simmetriche dividevano la stanza in tre parti, simili alle navate di una chiesa. La zona centrale, più ampia delle altre, era formata da una striscia di pietra azzurra che appariva come un tappeto che faceva da asse di simmetria al luogo. Qui, più che dalle torce, la luce filtrava da diverse finestre poste sulla parete sinistra, che si trovava quindi aperta sul versante della montagna. Dalla parte opposta rispetto ai due Pokèmon e il loro accompagnatore, seduta su un trono di ghiaccio, si trovava un esemplare di Frostlass, che li osservava da lontano. Intorno a lei si raggruppavano alcuni Snorunt e, in un angolo vicino, si trovava la borsa di Alexander, che ebbe l'impulso di avvicinarsi, trattenuto però dalla soggezione di trovarsi di fronte ad un membro importante. La Frostlass fece un segno con la mano, che fece allontanare la scorta, e poi si alzò stancamente.
    -Non abbiate timore- Disse poi con una voce tanto sottile da sembrare un soffio di vento leggero, con gran sorpresa dei due Pokèmon che stava ricevendo.
    -Il mio nome è Pentesilea. Ci dispiace se ci siamo impossessati delle vostre proprietà private. Ma non potevamo lasciare che contenessero qualcosa di pericoloso per la nostra salvaguardia- Poi mosse il braccio, ed un valletto prese il borsello e lo porse ad Alexander, con sua grande gioia. Il Charmeleon si inchinò poi, in segno di rispetto e di saluto, e invitò il Riolu a fare lo stesso, il quale però non accennò a muoversi. Temette per un istante che la regina potesse prendere l'azione del compagno come una mancanza di rispetto, ma lei si limitò a sorridere.
    -Non vi preoccupate- Disse lei fluttuando verso di loro -Anche io sono stata giovane. E imprudente- Finì con una nota malinconica nella voce. Poi, dopo aver perso lo sguardo nel vuoto per un istante, si rivolse nuovamente a loro -Ma ora devo chiedervi come mai vi trovate sulle nostre montagne. È passato molto tempo da quando qualcuno ha raggiunto il nostro villaggio-
    Il Pokèmon fuoco tossì per schiarirsi la gola, poi parlò con tono reverenziale -Io sono uno studioso proveniente da molto lontano. Durante il mio viaggio ho trovato questo Riolu, in mezzo alla neve. Aveva perso la memoria e tutt'ora non riesce a ricordare nulla dopo il momento in cui l'ho trovato- La regina annuì interessata, osservando il Pokèmon lotta che provò un brivido di freddo e una sensazione di disagio. Lasciò continuare il compagno, senza dire nulla.
    -Dopo siamo stati attaccati da un gruppo di Pokèmon. Ci hanno inseguiti fin sul crepaccio che separa la montagna, accusandoci di atti contro la legge. Eppure...- Fece un attimo una pausa, dando una sguardo al compagno -Non abbiamo colpe, e di certo non sapevamo nemmeno di cosa potevamo essere imputati-
    Il Riolu sapeva che Alexander mentiva. Non voleva ammettere di covare lo stesso dubbio che assaliva lui stesso dal momento in cui erano stati attaccati. Non voleva ammettere di temere che fossero venuti a cercare lui, che prima di perdere la memoria avesse commesso dei crimini. Che fosse un fuorilegge. La Frostlass percepì l'aria greve ed evitò di fare collegamenti tra le due cose.
    -Capisco- Si limitò a sospirare. Poi posò gli occhi su Alexander -Avete detto di essere uno studioso. Come mai eravate diretto qui?-
    -Emhn... ho trovato indicazioni su questo villaggio alcuni testi, ma non erano completi, perciò ho deciso di venire qui per approfondire il lavoro di...-
    -Tefesmo Eifel- Completò la Frostlass la frase, con sua grande sorpresa.
    -Si, esattamente... come faceva a...-
    La regina emise un lungo, triste sospiro.
    -È stato l'ultimo Pokèmon a raggiungere questo luogo, prima di voi. Quasi cento anni fa. Quando arrivò, ero solo una giovane ragazza, ed era mia madre a detenere il potere. Non volevamo che diffondesse informazioni sulla nostra posizione, che doveva essere segreta. Ci garantì che avrebbe diffuso il meno possibile, ma sapevamo che sarebbe stato comunque troppo. Lo lasciammo andare comunque-
    La voce del Pokèmon ghiaccio si era abbassata di tono e aveva rallentato il ritmo, man mano che parlava. Il Riolu guardò il compagno confuso, senza comprendere di che stessero parlando. Il Charmeleon gli rispose a bassa voce.
    -Tefesmo è uno dei più grandi studiosi dello scorso secolo. Beh, non esattamente dei più famosi, ma il suo lavoro mi è di grande aiuto nelle mie ricerche. Di certo comunque il fatto di usare uno pseudonimo non gli ha fatto avere i riconoscimenti che meritava-
    La regina li osservò in silenzio, prima di continuare.
    -Potete rimanere qui finché non vi sarete rimessi in sesto. Qui i vostri inseguitori non potranno raggiungervi. Potete condurre le vostre ricerche- Si rivolse ad Alexander -Ma vi chiedo di non accennare minimamente alla conformazione del territorio. Come potete capire, qualsiasi informazione può avere esito nefasto-
    -Ha la mia parola, non mi permetterei mai di infrangere le usanze di una popolazione o di mancarle di rispetto-
    -So che manterrete la vostra parola. Come ho già detto, avete la nostra disponibilità totale fino al momento del vostro addio-
    -Volete dire che non ci sarà più possibile tornare nel vostro paese?-
    La Frostlass chiuse gli occhi, quindi si voltò, tornando lentamente indietro, diretta al suo trono. Dopo una lunga attesa, si risedette a fatica, quindi sospirò.
    -Tutt'altro- Fece infine -Ma presto converrete che questo è il termine più corretto da usare-

    Edited by ~Gold - 10/4/2013, 19:57
     
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  6. Vinyl Scratch
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    Odio quando un capitol finisce con i punto di sospensione :O
    Ma ti perdono perché hai messo al capo del villaggio uno dei miei pokemon preferiti :mki:

    Comunque, bella la piega che ha preso, non me la sarei mai aspettata, poi c'è da dire pure che la forma è molto fluida è hai descritto Pentesilea con le stesse identiche caratteristiche di una Frostlass, quindi, che dire, continua così ;) :


    Scusa vybil ho modificato anzichè quotare e avevo messo qui la risposta lol

    Edited by ~Gold - 7/4/2013, 23:29
     
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    Biene, apprezzo che apprezzi lol
    Solo non ho capito, che intedi con "Hai descritto la regina con la stesse caratteristiche di una frostlass"?
     
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  8. Vinyl Scratch
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    Pure io a volte mi imbroglio xD


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    Froslass è in grado di congelare i nemici con il suo respiro di -50° e di creare illusioni per manipolare la preda o il nemico.

    Quando scrivi che la sua voce è tanto sottile da sembrare una folata di vento, mi ricorda questo xD Ecco perché ho detto che hai descritto la regina come una vera e propria Froslass ;)
     
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    Ok,Hai lasciato la fine con una tensione e suspense su quello che accadrà dopo,una tecnica per invogliare i lettori.
    Riguardo alla grammatica,Alcuni errori di ortografia,stai attento a non ripetere sempre le stesse parole :
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    succube del dolore accecante che gli impediva di alzarsi e che gli accecava la mente

    Dopo gli errori di ortografia,non credo che tu abbia fatto altri errori che potresti risolvere.
    Miraccomando dopo averlo scritto,controlla l'ortografia.
    Poi passando alle descrizioni come sempre ben dettagliate,immedesimi noi lettori (o almeno me) nel personaggio,riusciamo ad immaginare ciò che succede nel corso della storia.
    Sei molto bravo hai ottime potenzialità !
    Apprezzo molto che tu scriva dei racconti che possano interessare a molte persone.
    Continua così,hai delle tecniche di scrittura ottime,lavorando anche sulla grammatica puoi fare molto di più!
     
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    CITAZIONE (~ColdFlame @ 8/4/2013, 21:30) 
    Ok,Hai lasciato la fine con una tensione e suspense su quello che accadrà dopo,una tecnica per invogliare i lettori.
    Riguardo alla grammatica,Alcuni errori di ortografia,stai attento a non ripetere sempre le stesse parole :
    CITAZIONE
    succube del dolore accecante che gli impediva di alzarsi e che gli accecava la mente

    Dopo gli errori di ortografia,non credo che tu abbia fatto altri errori che potresti risolvere.
    Miraccomando dopo averlo scritto,controlla l'ortografia.
    Poi passando alle descrizioni come sempre ben dettagliate,immedesimi noi lettori (o almeno me) nel personaggio,riusciamo ad immaginare ciò che succede nel corso della storia.
    Sei molto bravo hai ottime potenzialità !
    Apprezzo molto che tu scriva dei racconti che possano interessare a molte persone.
    Continua così,hai delle tecniche di scrittura ottime,lavorando anche sulla grammatica puoi fare molto di più!

    Uhuh eliminata la ripetizione, zizi
    Se trovate errori segnalateli sempre eh, così man mano il capitolo diventa sempre più pulito lol
     
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    del corpo, e, per il colpo, mollò la presa dal Pokèmon lotta, che volò via.

    Non sarebbe mollo la presa del pokemon lotta? suona meglio.
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    a causa della circonferenza del montagna.

    A causa della circonferenza del montagna non si può sentire xD
     
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    CITAZIONE (~ColdFlame @ 8/4/2013, 21:37) 
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    del corpo, e, per il colpo, mollò la presa dal Pokèmon lotta, che volò via.

    Non sarebbe mollo la presa del pokemon lotta? suona meglio.
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    a causa della circonferenza del montagna.

    A causa della circonferenza del montagna non si può sentire xD

    Non ho capito il primo suggerimento, non hai scritto la stessa cosa che ho scritto io? lol

    Per il secondo effettivamente provvedo a sostituire con larghezza lol
     
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    a causa della larghezza del montagna

    Elimini un errore ma non l'altro.
    A causa della larghezza DEL montagna? xD povero gold.
     
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    Non avevo capito quale fosse l'errore lol Corretto
     
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  15. ~Keel~
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    Io ne ho teovati due. Uno dove: il gruppo seguì lo snorunt che li STRADA guidando. E un altro qua: Non posso averla persa! C'era il frutto dei miei studi FONO ad ora!
     
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